Page 31 - Attimi piccanti
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In macchina

Mentre giravo in macchina per il pese, passando in una fermata di bus, vedo la mia
cara amica del cuore Giusy che salutandomi con il braccio mi fa cenno di fermarmi.
Mi fermo, abbasso il vetro, lei si avvicina, poggia i gomiti sullo sportello e con il bel
sorriso che lei ha, mi chiede se per piacere la potesse accompagnare al capoluogo in
quanto ha perso il pullman.
Giusy è una bella ragazza alla quale il mio cuore batte per lei più forte. Certo le dico,
le apro lo sportello e lei sale. Ci scambiamo un bacetto sulla guancia di amicizia e ci
avviamo. Per arrivare al capoluogo di solito si impiega una oretta.
La bella Giusy sedutasi, mette in mostra parte delle cosce per via della gonna corta,
lei cerca di tirarla ma arriva li, mi guarda e mi sorride, facendomi capire che non può
fare più di tanto.
Io la metto subito a suo agio, dicendole di non preoccuparsi soffermandomi a dire che
le cose belle si devono ammirare, lei mi ringrazia facendomi una piccola carezza sul
viso. Scherzosamente poi le dico che poco fa quando lei mi ha chiesto il passaggio,
mettendo le braccia sullo sportello, per via della scollatura abbondante e per il suo bel
seno prosperoso che in quel momento era abbondantemente in bella vista le stava
cadendo dentro la macchina.
Lei accetta ben volentieri la battuta, prende la mia mano se la porta sul suo seno
dicendo che le sue tette anche se sono abbondante non potranno mai cadere in quanto
sono vere e dure, e con delicatezza mi invita a toccarle e constatare la consistenza.
Io ne approfitto, ho la fortuna di avere in mano il suo bel seno, sento fra le dita i suoi
capezzoli tesi e dritti, temporeggio facendole i complimenti dovuti. Mi sentivo un po'
imbarazzato, metto la mano sul volante e per ovviare le chiedo come mai avesse
perso il pullman.
Mi risponde di avere passata una notte un po' ... lo voleva dire e non lo voleva dire,
alla fine dice che con me se lo poteva permettere di parlare liberamente. Mi dice che
ha sognato di fare l'amore con un ragazzo, ma che non l'ha visto in faccia. Poi mi dice
che la cosa più strana è stata che dopo avere fatto l'amore, questo ragazzo mi chiede
un euro da darle, in cercando nelle mie tasche le ho detto di non averlo. A cosa gli
servisse quell'euro, questo non lo capita.
In quel momento mi sono svegliata, guardando l'ora ho capito che era tardi per
riuscire a prendere il pullman, mi sono affrettata ma il pullman già era partito. Poi ho
visto te e sei stato la mia salvezza, si avvicina e mi da un bacio molto caloroso sulla
guancia. Io chiedo com'era questo ragazzo, se era bello, brutto, insomma cercavo di
farle dire qualcosa in più. Lei, alza la testa, chiude gli occhi, come volesse ricordare,
inizia a raccontare il sogno.
Mi fa capire che anche se non lo ha visto in faccia, era bello. Mentre racconta il
sogno, la vedo che le sale un rossore in viso, con le mani si tocca in mezzo le cosce,
poi si apre la gonna e con la mano pressa proprio lì.
Mentre parlava del suo sogno dettagliatamente , io ero già in erezione, guardavo la
strada e guardavo pure lei che con la mano andava più a fondo. Le dita sotto la

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