Page 34 - Attimi piccanti
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Ancora senza toccarla sento la sua voce che dice: "Ti aspettavo".
Ho messo le mie mani sui suoi fianchi tirandola verso di me con delicatezza, mi sono
poggiato la testa sul suo dorso e una forte smania di passione assale le nostre anime.
Io già ero pronto al lavoro che c'era da fare, anche lei era pronta, l'eccitamento era
così forte che non c'è stato bisogno di tirarlo fuori, è uscito da solo, si è sistemato
proprio in mezzo alle natiche di lei.
Lei se lo sentiva, era caldo, duro, dritto, lei con una mano ha preso in pugno la
situazione, prima ci giocava, faceva toccare qua e la,poi, ha cercato di farlo entrare
nella giusta via, mentre con l'altra si accarezzava la propria fonte di calore, la sua
natura che sentivo che vibrava. Mi sono scostato un po' da lei, mi sono abbassato, mi
sono messo in ginocchio e con la bocca proprio lì, ho iniziato a baciare tutto quello
che avevo davanti ai miei occhi. Era un spettacolo meraviglioso, la mia lingua
entrava ed usciva ovunque, tenevo in bocca tutto quello che potevo tenere, davo
morsi di piacere ovunque.
Lei si muoveva in modo molto sensuale, io, accrescevo la mia libidine, Ho bevuto
tanto da ubriacarmi felicemente , sfogavo quel che era stato un mio nascosto
desiderio, quello di avere la mia cara amica del cuore Katerina sotto la mia lingua e
attingere alla sua fonte e farle gustare il vero sapore dell'amore.
Entrambi godiamo di attimi piccanti di vero desiderio, di vera passione, di vero
sentimento voluttuoso.
Poi senza che lei si girasse mette in funzione il suo e anche il mio desiderio, quello
più naturale di questo mondo. Per la rigidezza che aveva, non era possibile
indirizzarlo nella giusta via, ma a saperlo indirizzare giusto la mano di Katerina ha
risolto il problema portandolo alla porta che l'aspettava ardentemente aperta.
Non ha bussato per niente, è entrato da solo spavaldo e di corsa. Era impaziente
entrava ed usciva liberamente tantissime volte, entrava ed usciva anche dall'altra
porta che Katerina faceva entrare liberamente con più piacere.
Katerina era persa nel piacere, nella libidine, nel desiderio, ma non smetteva, anzi si
chinava di più per ricevere ancora meglio quello che io le stavo donando. Era un
dono meraviglioso che le stavo facendo , era un dono da me sempre sognato, era un
dono nascosto ma sempre nella mia mente, nel mio cuore.
Finalmente arriviamo insieme a finire il meraviglioso amplesso amoroso. Ci siamo
donati noi stessi, l'evidenza del gran piacere è stato quello che del nostro desiderio,
del nostro amore è nato un lago, un lago che abbiamo chiamato "Sogno".
Lei si è girata e finalmente possiamo guardarci negli occhi, erano pieni di felicità di
passione, di amore, di follia. Ci siamo abbracciati fortemente, ci siamo dati mille
baci, mille carezze, mille ringraziamenti per aver fatto di noi la testimonianza di un
amore perfetto.

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