Page 37 - Attimi piccanti
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Oltre le montagne

Guardo e ammiro davanti a me gli alberi sempre verdi coprire le maestose montagne
che quasi toccano l'azzurro cielo limpido e sereno. Un venticello lieve smuove le
piccole foglie degli ulivi, il sole tiepido brilla su qualche fiore. Ai piè della montagna
il fumo di qualche camino offusca l'aria fresca e pulita. Da lontano un albero in fiore
domina la verde collinetta e ancora più lontano si intravede il tricolore della
meravigliosa bandiera italiana stesa su un balcone.
Il volo di qualche uccellino distoglie lo sguardo di cotanta bellezza. Intorno a me c'è
la tranquillità, la pace. Sedutomi nel davanzal su un comodo divano, col pensier
arretro andai. Ritrovammi con te alle costole sdraiati su pietre rotonde e lisce levigate
da onde dall'acqua salata. Crema sul tuo corpo spalmavi ed io a scrutar ogni tuo
movimento, le tue mani dopo eran le mie. Morbosamente li passavo su di te, come un
pianista li passa sui tasti bianchi e neri e orecchie a sentir musica divina.
Accarezzandoti mi soffermavo nelle parti ove il sole picchiava meno, lubrificandomi
le dita della tua umida natura. In bocca le dita mettei, gustar il nettare gelatinoso,
inghiottir e ber a saziarmi di piacevol goduria. Copiar me facesti, con man tue
prendesti ciò che fra le mie gambe ingrossar si facea. Tra i baci che mi ci davi, morsi
e umida lingua, un fiume scorrea a imbrattar mani e bocca tua e ber, pure tu, con
divin piacer il succo dell'amor donato. Sul tuo corpo, dello stesso, sparger pure e
inumidir il tuo seno, bagnar le noci, fiori del piacer che a strofinar con dita sbocciar
parea. Ritornar con dita mie in mezzo alla natura, sentii che bagnata ancor eri,
riempirmi la mano ancor più di prima e portarmela di nuovo in bocca, negli occhi, nel
naso, lavai il viso di ricchezza d'oro e d'argento filanti e fatti asciugar sotto caldi raggi
del sol.
Anche tu mi imitasti. Quegli attimi piccanti di piacere e di passione ricordarmeli or,
è, sentir lo stesso brivido d'allor, lo stesso profumo, lo stesso sapore. Toccar le mie
mani or, par bagnati ancor di te. Sotto il cielo turchino le maestose montagne restano
là ad ammirarle ancora, mentre il ricordo lontano, frutto della fantasia, svanisce nella
realtà.

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