Page 33 - Mastru Vicenzu lu pitturi
P. 33
Sesto racconto
Povero mastro Vincenzo, solo, sporco e sudicio, i giorni li passava senza alcuno
amore, le persone lo sfottevano, non poteva più uscire di casa perché lo guardavano
e lo deridevano. Il peso delle corna era molto pesante. Proprio a lui, uomo lavorato-
re, non doveva capitare. Questo tradimento non se lo meritava, senza “Pinuzzedda”
non può più campare.

Settimo racconto
Poverino mastro Vincenzo, non ce la faceva più, voleva morire, per strada veniva
malvisto da tutti, era disperato. Mastro Vincenzo, povero uomo, si ritrovava solo e
abbandonato, nessuno ha potuto confortarlo, gli è sembrato che il mondo gli cadesse
addosso e pregava il Signore che lo facesse morire, magari soffocato.

Ottavo racconto
E allora belle donne, quando prendete un uomo per marito, voletegli bene per tutta la
vita, perché le corna le tengono solamente gli animali. La testa di un uomo non può
reggere questo pesante peso morale. Date al marito tanto affetto e soprattutto
amatelo e non cornificatelo.
Mastro Vincenzo ricorda sempre il tempo passato, quando, tornato dal lavoro si
lavava, mangiava e con sua moglie andava a letto a coricarsi. Al mattino si vegliava
soddisfatto e compiaciuto, sicuro dei suoi sentimenti.

Nono racconto
Ormai mastro Vincenzo ha deciso la sua morte; questa doveva essere la sua sorte.
Vuoleva chiudere con tutti, con sua moglie, con amici e parenti e con il mondo
intero, perché la bella “Pinuzzedda” lo ha fatto cornuto vero.

Decimo racconto
E così, cari amici, come vi sto raccontando e come avete sentito quello che c’era da
sentire, hanno trovato mastro Vincenzo lontano dal paese, in campagna, impiccato ad
un albero. Qui finisce la storia e la vita di mastro Vincenzo, il pittore, uomo onesto e
lavoratore che ha perso la propria vita per dare a sua moglie tanto amore.

33
   28   29   30   31   32   33   34   35   36