Litografia

Dal greco litos, pietra e grafein, scrivere. La litografia consiste semplicemente nel tracciare le immagini con una sostanza atta ad assorbire il grasso su una pietra calcarea, la quale viene poi preparata con un acido che ne rende idrofile le parti non protette dalla matita litografica; l’inchiostro da stampa grasso viene assorbito dalle parti che sono state inumidite, e rifiutato dalle altre. Inventata alla fine del secolo XVIII da A. Senefelder la litografia fu in seguito semplificata: dalla prima metà dell’800 la pietra fu sostituita da una lastra di zinco e poi di alluminio dal 1890, é inoltre in uso un’apposita carta dalla quale il disegno può venir trasposto per ricalco sulla lastra metallica. La litografia presenta alcuni notevoli vantaggi: é accessibile a tutti gli artisti non esigendo alcuna preparazione tecnica; permette di ottenere dei neri profondi e una vasta gamma di grigi per cui offre le stesse possibilità e gli stessi risultati del disegno; é di esecuzione assai più rapida degli altri processi; può essere facilmente ed efficacemente stampata a colori. Diffusasi in tutta l’Europa dai primi anni del secolo XIX fu impiegata per usi sia commerciali che artistici.