Fauves

"Bestie feroci", significa l'espressione francese che fu adottata - forse inizialmente, in senso dispregiativo - per un gruppo d'artisti che tenne la propria collettiva al Salon d'Automne di Parigi l'anno 1905. Detti artisti, tra i quali ricordiamo Matisse, Marquet, Vlaminck, Derian, Rouault, erano diversi tra loro per carattere, orientamenti ed ispirazioni e non di meno formarono un gruppo veramente organizzato, del quale fu, sin dall'inizio considerato come il maggiore esponente Matisse. Le qualità che essi avevano peraltro in comune, erano quelle di un colorito molto chiassoso, di una stesura piatta del colore e di un supremo disinteresse per ogni convenzione accademica di proporzione delle forme, cosicché anche dal punto di vista compositivo essi esaltarono le qualità individuali; mostrando sotto diversi aspetti talune affinità con l'espressionismo tedesco. Altri pittori - come Dufy, Braque e Metzinger - entrarono a far parte del movimento con l'anno 1908. I Fauves, con la loro esaltazione del "puro colore" e con la presa di posizione anti accademica che li caratterizzò, svolsero un compito di capitale importanza nell'evoluzione della pittura del XX secolo.