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FIDUCIA ROTTA

 Così come è stato rotto il piatto e come è stata tagliuzzata la banconota, così si è rotta oggi la fiducia nei valori tradizionali della famiglia, della solidarietà umana e del vivere civile. Su questo tema impegnativo Giuseppe Cardella prova a realizzare un’opera artistica e ad esprimere i suoi sentimenti di speranza di un mondo migliore e di una convivenza sociale armonicamente realizzabile. La tela, intitolata “Fiducia Rotta”, appartenente alla serie Mondo Onirico, mostra, su un fondo nero, un piatto con decorazioni floreali di colore cobalto sul bordo, letteralmente frantumato, e una banconota, il denaro, spezzettata in tre porzioni. Tutt’attorno, nella grande tela, si notano schizzi di colore bianco, sparsi come stelle nel buio della notte.

La simbologia per l’artista ha un preciso significato. Il piatto vuole rappresentare l’unione della famiglia che oggi si frantuma sempre più. Attorno ad un tavolo, al cibo e al piatto, il nucleo familiare aveva una identità e un ruolo che oggi si sono in parte persi. I valori umani e sociali attuali, i sentimenti sinceri di un tempo, l’identità dell’uomo hanno subìto una mercificazione perché con il denaro si può avere tutto. Cardella vola pindaricamente sul Vangelo e ricorda il rinnegamento di Pietro nei confronti di Gesù e lo stesso tradimento di Giuda per trenta denari, valori emblematici della debolezza dell’uomo verso se stesso e verso gli altri.

Di fronte a tanta frantumazione di affetti e di valori sociali, per l’artista, l’uomo trova la forza e la speranza per risalire la china, per crescere  e per riacquistare una propria identità.  Il pittore prova con gli schizzi bianchi, su fondo nero, a rappresentare le lacrime, non di un pianto irrefrenabile e di un perdono irraggiungibile, ma le gocce di una speranza nell’uomo, nella famiglia, nei sentimenti, nella fratellanza cristiana. L’anelito affannoso di oggi, la denuncia di un mondo familiare in frantumi, la “Fiducia Rotta” per Cardella hanno un significato e un fine. Quello della ricomposizione degli affetti, del nucleo familiare, della dialettica e del vivere sociale, attorno ad un piatto di ceramica, integro e fonte di vita, nel desco familiare. E altrove.
 

                                                            Enzo Minio
                                                             Giornalista